
Siamo lieti di invitarvi al nostro primo evento dedicato all’importanza delle tradizioni nella costruzione dell’identità culturale.
Quest’anno la nostra associazione celebra un traguardo straordinario: 50 anni di attività dedicata alla promozione e alla salvaguardia del patrimonio culturale della nostra comunità. In occasione di questo importante anniversario, desideriamo lasciare un segno tangibile e duraturo nel panorama storico-folckloristico, condividendo la nostra esperienza e aprendo nuove prospettive per il futuro delle tradizioni popolari.
Presenteremo in anteprima il progetto “FUOCO!”, un’iniziativa innovativa che mira a documentare, preservare e rivitalizzare le tradizioni locali attraverso il coinvolgimento attivo della comunità. Il progetto si propone di creare un ponte tra passato e presente, trasformando le tradizioni in elementi vivi della nostra contemporaneità.

Interviene
Siamo onorati di avere con noi il Professor Paolo Apolito, rinomato antropologo culturale, che terrà una lectio magistralis sul tema “Storia, memoria, tradizioni”

Prof. Paolo Apolito
Antropologo
Docente universitario tra i massimi studiosi di antropologia culturale presso l’Università di Salerno e l’Università di Roma Tre.
Paolo Apolito è stato, inoltre, presidente del Comitato nazionale per la valorizzazione delle tradizioni culturali italiane istituito dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.
Location
Sala convegni del
Complesso Monumentale di San Giovanni
Corso Umberto I, 167 – Cava de’ Tirreni

Un Pistoniere che stringe la mano di una bambina, insieme incamminati verso il sole: un’immagine che racchiude l’essenza della nostra missione.
Il calendario 2025 cattura proprio questo momento simbolico, dove il cammino verso la luce diventa metafora del nostro percorso verso il futuro.
In ogni passo condiviso si rafforza il legame tra generazioni, mentre la tradizione si fa strada viva verso il domani. I Pistonieri non sono solo custodi di memorie, ma guide che illuminano il cammino delle nuove generazioni.
Al termine del convegno, il calendario sarà il nostro dono alla comunità: una testimonianza gratuita dell’impegno che da cinquant’anni ci vede protagonisti nel preservare e far fiorire le nostre più care tradizioni.