I Festeggiamenti in Onore del Santissimo Sacramento
Anno 1656: il Regno di Napoli è colpito da una terribile pestilenza, portata sulla penisola da un manipolo di soldati spagnoli provenienti dalla Sardegna. Si racconta che il prelato della Parrocchia della SS. Annunziata di Cava de’ Tirreni, Don Angelo Franco, all’ottava della solennità del Corpus Domini, salì in processione con alcuni fedeli sul Monte Castello, che sovrasta la valle metelliana, ed impartì una Benedizione alla Città invocando l’intercessione dello Spirito Santo. Si compì il Miracolo Eucaristico e la pestilenza fu debellata.
In devozione, ogni anno dal 1657 i fedeli rievocano il rito della processione salendo in preghiera al Monte: sono nati i Festeggiamenti in Onore del Santissimo Sacramento, conosciuti comunemente come Festa di Montecastello. Nel corso dei secoli successivi, al momento prettamente religioso si è accostato un momento di festa animato dai gruppi di pistonieri.
Il fine settimana dedicato ai festeggiamenti inizia con il “giovedì di Castello“, giorno in cui i pistonieri si recano al monte dalle prime luci dell’alba e, dopo la consueta Santa Messa celebrata dall’Arcivescovo della Diocesi metelliana, fanno rimbombare nella valle gli spari a salve dei pistoni, la tipica arma ad avancarica cavese.
Il sabato è invece dedicato alla vera e propria Benedizione dei Trombonieri con la sfilata dei casali trombonieri, sbandieratori e cavalieri lungo le vie dell’antico borgo porticato, con migliaia di figuranti in abito seicentesco. La serata si conclude con uno spettacolo pirotecnico dal Monte Castello e la tradizione vuole che ogni famiglia si riunisca cenando con i tipici prodotti culinari cavesi, come la milza cotta, soppressata, melanzane con cioccolata, pasta e fagioli e frittata di maccheroni.